Cittadinanzattiva e CARER: sui caregiver promesse tradite, nel metodo e nel merito

“Nessun confronto reale sui contenuti della legge nazionale sui caregiver che sarà presentata a breve in Consiglio dei Ministri”.  A dirlo Carer e Cittadinanzattiva, a margine della riunione, tenutasi oggi, del Tavolo tecnico interministeriale, promosso nell’ottobre 2023 dalla Ministra Locatelli e dalla Vice Ministra Bellucci, e al quale partecipano anche organizzazioni civiche e di pazienti, tra cui Cittadinanzattiva.

Il tavolo è stato costituito con l’intento di arrivare ad un provvedimento realmente condiviso da tutte le parti coinvolte ma ha tradito le promesse, nel metodo e conseguentemente nel merito. Nel metodo, perché il confronto sul documento preparatorio è stato fittizio e strumentale alla messa a punto di un testo di legge di matrice puramente governativa. Gli stessi verbali delle varie riunioni del Tavolo, più volte richiesti dalla nostra organizzazione e che avrebbero potuto testimoniare le diverse posizioni lì espresse, non sono mai stati messi a disposizione”, ha dichiarato Isabella Mori, responsabile tutela di Cittadinanzattiva, oggi presente al Tavolo interministeriale.

Ci troviamo così oggi a dover semplicemente prendere atto di un provvedimento che anche nel merito non ci convince, perché non tiene conto delle richieste avanzate da 100 organizzazioni – fra Enti locali, associazioni, sindacati pensionati e confederali, ordini professionali – che hanno aderito al nostro Manifesto-Appello per una legge sui caregiver inclusiva ed equa, presentato nell’ottobre del 2024”, sottolineano Loredana Ligabue, segretaria di CARER.

Dalla illustrazione del documento da parte del Ministro Locatelli, sul quale ci riserviamo di fare osservazioni più approfondite non appena il testo integrale sarà reso disponibile, emerge che saranno attribuite le tutele economiche ai caregiver conviventi e familiari, riservando al contrario misure residuali ai non conviventi.  Tra l’altro il sostegno economico partirà dal 2027 e sarà garantito solamente a chi si prende cura del soggetto per almeno 91 ore settimanali e con un ISEE entro i 15 mila euro. D’altra parte – come abbiamo già avuto modo di evidenziare – la stessa Legge di Bilancio, all’art.53, prevede un fondo irrisorio, pari a 1,15 milioni per il 2026 e 207 milioni dal 2027, per finanziare “iniziative legislative a sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare”. Si tratta di risorse assai esigue che, per l’anno prossimo, andranno a coprire esclusivamente la piattaforma per la registrazione dei caregiver. Facciamo dunque un appello alle Camere – concludono Carer e Cittadinanzattiva – affinché, durante l’iter parlamentare, si apportino le necessarie modifiche per arrivare ad una legge quanto più possibile equa ed inclusiva rispetto alle attese e ai bisogni dei caregiver, come richiesto nel nostro Manifesto appello”.